Sempre più tecniche mixed-mode nelle indagini statistiche

Intervista a Demetra Opinioni.net, ospite il 29 ottobre all’Assirm Marketing Research Forum

In previsione della sua partecipazione all’Assirm Marketing Research Forum, che si terrà il 29 ottobre 2019 presso Palazzo Mezzanotte a Milano, abbiamo intervistato Angelo Rodolfo Tomaselli, Responsabile Scientifico.

Il tema centrale dell’edizione 2019 del Marketing Research Forum è “Design the future. Ricerca, Strategia, Insight e Data Intelligence per la crescita delle imprese”. Qual è la visione di Demetra Opinioni.net?

I cambiamenti, non solo tecnologici, stanno imponendo l’uso di tecniche mixed-mode per raggiungere target population altrimenti difficilmente raggiungibili o con bassi tassi di risposta; più in generale, tali tecniche vengono utilizzate per cercare di contenere la diminuzione tendenziale del response rate.

Lo snodo principale delle trasformazioni tecnologiche e metodologiche degli ultimi trent’anni è costituito dalla compresenza di mode e quindi di frame population nella realizzazione del field e la conseguente introduzione di bias dovuti alla maggior complessità del disegno campionario. Avere più frame population significa avere diverse possibilità di reperibilità delle unità statistiche che costituiscono i diversi frame, diverse propensioni alla risposta, diversi costi dovuti all’impiego dei differenti mode.

Cosa significa questo per le attività di ricerca statistica?

Questo aumento della complessità ci costringe a strutturare procedure di indagine articolate che prevedano il coinvolgimento di figure professionali e strutture tecnologiche diverse. Inoltre, ci costringe a rendere più complesso il disegno di ricerca per tener conto delle diverse probabilità di contatto delle unità statistiche appartenenti ai diversi frame. Ciò implica l’introduzione di tecniche di ponderazione a posteriori che tengano sotto controllo questi aspetti.

Quali difficoltà vi trovate oggi ad affrontare?

Un primo problema pratico difficilmente sormontabile è prevedere a priori i response rate per mode e quindi allocare per i differenti mode la quantità di risorse da impiegare per lo svolgimento di un’indagine. Questa difficoltà, nel quadro che le recenti rivoluzioni tecnologiche vanno delineando, è una difficoltà generata da due aspetti convergenti: da un lato, un mercato delle ricerche statistiche che va destinando risorse sempre più esigue per gli impieghi di field; dall’altro, una crescente complessità dei disegni campionari che richiederebbero l’utilizzo di figure professionali e strutture tecnologiche (hardware e software) i cui costi, a volte, sono inconciliabili con tali risorse. Questa contraddizione è stata solo in parte assorbita dallo sviluppo tecnologico, che ha abbattuto i costi per la realizzazione di indagini telefoniche e rimane ancora il terreno aperto del confronto tra logiche di mercato e logiche dello sviluppo scientifico.

Quale futuro si prospetta, quindi?

Queste difficoltà rappresentano le nuove sfide a cui la comunità dei metodologi della ricerca sta cercando di rispondere anche se la velocità con cui muta il contenuto dei fenomeni da indagare e il modo in cui tali fenomeni viene indagato rende difficile tenere il passo dei cambiamenti o, per dirla con Edith Desiree de Leeuw (2017): “mai un momento tranquilli… nel mondo delle indagini”.


Pubblicazione su ASSIRMFORUM
https://www.assirmforum.it/it/intervista-a-demetra-opinioni-net/

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